VIPP: Very Important Political Pet

VIPP: Very Important Political Pet

Sono in tanti i personaggi famosi, sia in ambito mass-mediatico, che culturale e politico, che non nascondono il loro amore incondizionato per i loro compagni di vita a quattro zampe che spesso vengono resi altrettanto famosi grazie alle numerose pubblicazioni di loro foto sulle riviste patinate e sui profili social.

Oltre a questi cani e gatti vip, ci sono dei cani e gatti che addirittura rivestono ruoli quasi istituzionali in politica, persino internazionale.

Ci piace parlare di loro perché sono in grado di veicolare un messaggio ben più incisivo: gli animali meritano rispetto e dignità a cominciare dall’ ”alto”.

Famose le foto rimbalzate più volte sui social che ritraggono il Presidente irlandese, Michael D. Higgins, in alcune sue uscite pubbliche ufficiali accompagnato dai suoi splendidi cani.

E come non citare il gatto Larry, vero padrone della residenza dei primi ministri inglesi? Lui, unico leader indiscusso che dal 2011 presidia il civico 10 di Downing Street, nonostante il succedersi di tre primi ministri… Lui non si limita ad acciuffare topi (motivo per cui fu adottato da Cameron da un rifugio) ma presiede il comitato di accoglienza delle più disparate Autorità politiche internazionali. Il video che lo ritrae mentre ordina, con il solo sguardo, a un agente di Polizia che vigilava l’esterno della residenza, di aprirgli la porta è un autentico esempio di rispetto verso il “capo politico” peloso.

In Italia esiste un Comune ove vi è un gatto Sindaco che addirittura celebra i matrimoni. Ci troviamo a Gravellona Lovellina, vicino Vigevano, e Marina, adottata da un gattile, vive ormai negli uffici comunali e partecipa anche agli eventi ufficiali dell’Amministrazione comunale.

In tanti rimarranno sbalorditi dinanzi a cotanta “bizzarria” dei politici. Li riterranno esagerati, poco professionali e probabilmente anche con qualche rotella fuori posto.

Noi di Zampe in salvo, invece, che di salute mentale ce ne intendiamo, non possiamo che lodare questi personaggi che investono di autorità pubblica cani e gatti perché con semplici comportamenti da loro considerati naturali e per nulla bizzarri, riescono non solo a dimostrare che gli animali possono integrarsi benissimo nelle varie comunità fatte di uomini ma anche a sugellare la sacralità che gli stessi hanno, essendo creature viventi e senzienti che in quanto tali, meritano rispetto.

Ormai siamo diventate anche abbastanza petulanti nello spiegare che la lotta ai maltrattamenti e allo sfruttamento degli animali (così come al randagismo) è efficacemente possibile solo con l’intervento attivo delle Istituzioni: non solo con l’emanazione di leggi ad hoc e con la repressione degli atti illeciti ma anche (e diremmo, soprattutto) con il buon esempio di chi ci governa.

In attesa che i gatti completino la conquista del mondo, non ci resta che sperare che sempre più politici possano mostrare al mondo l’importanza dei nostri amici pet fino al punto che vedere così tanti cani e gatti onorati di occupare le stanze del Potere possa far comprendere che ce ne sono molti di più in cerca di adozione che meriterebbero la fortuna di poter occupare le stanze (più modeste) delle nostre case.